Zizola, Giancarlo, 1988

Quando la bontà è al servizio del mondo, recensione di Giancarlo Zizola, Giovanni XXIII. La fede e la politica, Bari-Roma, Laterza (i Robinson), 1988, pagine 388, «Rosetum», 6 (1989) pagine 26-27.

Testo della recensione

Giornalista assai noto e già autore di scritti vaticanisti, di cui è fondamentale sullo stesso Roncalli L’utopia di papa Giovanni (1974), Zizola approfondisce la riflessione storica sull’opera riformatrice di Giovanni XXIII, che continua “a costituire, in vario senso, un paradigma per i rapporti tra Chiesa e società in età moderna”. Anche con novità archivistiche l’autore dimostra il carattere innovativo, nel quadro delle strategie politiche, della religiosità del “papa buono”, intensamente attento “ai destini della società moderna”. La grandezza fondamentale della sua logica di statista è stata quella di educare la Chiesa ad una cultura di “compassione per l’uomo in quanto tale”: “l’unica parzialità evangelicamente ammissibile”! Con questo convincimento e sotto l’angolatura dell’analisi storica e biografica, l’autore ripercorre gli avvenimenti politici e civili, sia italiani che esteri, nei quali Roncalli compì le sofferte e meditate scelte di pace e manifestò il convincimento di quanto fosse necessario che la Chiesa si liberasse dai vincoli dei gruppi di potere, economici e ideologici. Sono ricordati i fatti che risalgono al tempo in cui Roncalli era appena stato nominato vescovo, fino ad arrivare alle ultime battute del pontificato; sono esposti i pronunciamenti pubblici e i gesti privati e sono messe in luce le amarezze e le speranze del grande uomo politico.

Il libro si legge con piacere, attirando vivamente l’interesse del lettore. Esso è in effetti fondamentalmente narrativo ed è scritto con la voracità e l’immediatezza di chi partecipa, come in prima persona, al racconto; si scorre inoltre con molta curiosità, perché contiene – credo, per il vasto pubblico – novità di ragguagli aneddotici e storici. [Francesco di Ciaccia]