Farinelli e Paccagnini, 1988, 1989

Era il tempo dei processi…, recensione di Processo agli untori. Milano 1630: cronaca e atti giudiziari, a cura Giuseppe Farinelli e Ermanno Paccagnini, Milano, Garzanti, pp. 597, 1988; Giuseppe Farinelli – Ermanno Paccagnini, Processo per stregoneria a Caterina de’ Medici; 1616-1617, Milano, Rusconi, 1989, pagine 380: Ros, 4 (1993) pagina 20 [e Ros, 6 (1993) pagina 17.

 

Copertina. Untori

In sovraccopertina: Mario Volpati, La Colonna infame, stampa del 1630, Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli, Milano

       Copertina, Caterina de' Medici

 

 

Testo della recensione

Ed era anche il tempo delle credenze sulle streghe e sugli untori, era il tempo “in cui il pregiudizio non di rado sorreggeva il sistema e la violenza morale e materiale, non di rado era il metodo”. Così precisa Giuseppe Farinelli nella premessa alla pubblicazione degli atti giudiziari del processo a Caterina de’ Medici, svoltosi nel 1616-1617. Ma chi era, costei. Se ne è scritto anche un romanzo, ma con più realismo il Farinelli ricorda che ella “era in realtà una povera donna senza particolari qualità esterne. Ma era donna di rara caparbietà. Sola, […] offesa negli affetti e dagli affetti, cercò con la stregoneria di difendersi […]. L’essere strega fu […] il suo modo di partecipare a una non troppo inconsapevole forma di trasgressione e di contropotere, che resisté per secoli […] alla paura dei carnefici e dei patiboli”. Storia tragica, dunque, ma che vale la pena di essere conosciuta per “la voce e il dolore e la miseria che [Caterina] ha lasciato nei verbali”; e perché questa tragedia è emblematica di tante altre sofferenze che non hanno risparmiato neppure innocenti bambine, nonostante che la furia contro queste creature, spesso vittime dell’emarginazione e dello sfruttamento più crudeli e a volte ingannate o illuse, sia stata osteggiata osserva sempre il Farinelli, docente all’Università cattolica di Milano da nobili spiriti e da alcune sapienti personalità religiose e civili.

La trascrizione dei verbali giudiziari è diventata da qualche anno questo mio intervento è perché non si dimentichi… una lettura che si fa col cuore in gola, e ciò vale anche per l’altro processo che qui presento, quello agli untori del 1630, già reso famoso dalla Storia della colonna infame di Manzoni. Certo, sono documenti agghiaccianti. Ma, sia per conoscere la verità, sia per partecipare alla voce dei posteri contro l’ingiustizia, è un brivido al quale è bene partecipare, senza fuggire. Per un ragguaglio storico colto, e tuttavia accessibile a tutti, il volume premette una puntuale storia della “caccia alle streghe” e della loro repressione, dal Medioevo al sec. XVIII, stilata da Ermanno Paccagnini. Il medesimo criterio presiede al volume sul processo agli untori: una limpida ed esauriente “cronaca del contagio”, scritta da Paccagnini, immette il lettore nella realtà storica dell’epoca, in cui emergono le connessioni tra giustizia penale e ragione di stato, tra pestilenza e superstizione dilagata in ogni ambiente sociale e culturale, tra la politica e l’eterna ricerca del capro espiatorio. E, umanamente, una vicenda di violenze e di patire, sulla quale ha già scritto vibratamente il citato Manzoni. Ed anche per capire meglio la peste ne I promessi sposi e le pagine sdegnate e commosse della Colonna infame, questa pubblicazione è quanto di più indispensabile. [Francesco di Ciaccia]

 

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