Chiarini e Spini, 1999
Per conoscere i fratelli, recensione di Franco Chiarini, Storia delle chiese metodiste in Italia 1859-1915, Prefazione di Valdo Benecchi, Torino, Claudiana, 1999, pagine 160; Giorgio Spini, Risorgimento e protestanti, Torino, Claudiana, 1999, pagine 424, «Rosetum», 1-2 (2000) pagina 21; poi Literary.it, 3 (2015).
In copertina: grafica di Umberto Stagnaro
In copertina : Proclamazione della Repubblica Romana (9 febbraio 1849), Stampa d’epoca (particolare)
Testo della recensione
Ora che è stata firmata l’intesa tra Chiesa cattolica e chiese protestanti, grazie alla quale il concetto di “fratelli” passa dalla sfera di principio a quella d’azione, bisogna incominciare a conoscersi meglio. A vicenda. Altrimenti il recente accordo resta un pezzo di carta. Senza semi: senza frutti. Il passato è stato di scontri: a volte di sangue. Bisogna saperlo. Non si può continuare con l’ignoranza: che partorisce la diffidenza. Ma se la storia mostra piaghe impietose, la comprensione inizia proprio dall’informazione. Altrimenti rimangono le spine: senza le rose. Così qui presento il libro di Franco Chiarini sulle chiese metodiste in Italia. Il contesto è nostrano, legato al processo di unità nazionale con le sue istanze religiose ma anche con le avversioni verso le confessioni cristiane. In tale ambiente si muovevano i metodisti e gli evangelici italiani coadiuvati dai missionari inglesi e americani, dei quali il Chiarini mette in luce successi e fallimenti: senza pudori. Egli non degrada nell’apologetica, tuttavia il lettore si sente “immerso in un’esperienza dai toni molto vivaci, in certi momenti avventurosi” (Valdo Benecchi), dei metodisti italiani. Col Benecchi ne sintetizzo alcune note essenziali: l’intento di risvegliare spiritualmente le coscienze degli italiani; l’indirizzo politico e sociale perseguito attraverso i circoli culturali, le scuole e grazie all’impegno diretto di alcuni esponenti; la dialettica tra la componente liberale urbana e quella socialista agricola. Il percorso storico si prolunga fino alla prima guerra mondiale, offrendo un nuovo apporto circa il problema della neutralità e dell’interventismo. Sul nostro Risorgimento, Giorgio Spini uno dei più importanti storici del nostro secolo, ha approfondito la presenza e l’azione del protestantesimo. Praticamente tagliati fuori dal Cinquecento in poi, i protestanti italiani registrarono un risveglio nella temperie romantica. Nell’ampia e analitica esposizione dell’Autore si stagliano nomi e movimenti ben noti, quali Gian Pietro Viessieux, che creò a Firenze il circolo romantico più famoso in Italia, il Cavour e tante altre personalità della nostra storia patria. [Francesco di Ciaccia]
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