Maselli, Domenico, 1989
Domenico Maselli, Villa Betania. Un’avventura di fede. Storia dell’Ospedale evangelico di Napoli, con 19 illustrazioni fuori testo, Torino, Claudiana (Collana della Società di studi evangelici 1), 1989, pagine 152, «Il Ragguaglio Librario», 9 (1991) pagina 276.
Copertina di Umberto Stagnaro
Testo della recensione
L’autore ricostruisce la storia di una delle più benefiche realizzazioni civili, nel campo ospedaliero, della Chiesa Evangelica, compiuta a Napoli nell’immediato secondo dopoguerra. Il fine sociale era sorretto da un’ispirazione squisitamente religiosa: in una società attanagliata da enormi problemi logistico-abitativi e socio-assistenziali, la Chiesa Evangelica individuò come prima necessità un intervento sul piano ospedaliere per alleviare le sofferenze della popolazione; e benché gli Evangelici fossero numericamente esigui, riuscirono, attraverso «carambolesche» vicende, prima ad aprire una scuola in via Manzoni, poi ad acquistare un terreno a Ponticelli e infine a edificare un moderno nosocomio. Ciò che colpisce in questa storia, narrata dal Maselli con puntuale e scrupolosa documentazione, è la tenacia di questi uomini di fede, contro cui si accanivano intralci burocratici, opposizioni politiche e ristrettezze finanziarie. La volontà di riuscire nell’intento permise loro di ricorrere ad ogni possibile e giusto mezzo, ad esempio alla generosità dei fedeli d’origine americana e all’appoggio di altre Chiese. «Villa Betania» fu dedicata il 20 ottobre 1968 all’insegna del principio, espresso dal moderatore della Tavola Valdese, Neri Giampiccoli, che la fede spinge a lottare «in difesa del prossimo». L’autore ripercorre inoltre gli sviluppi interni dell’Ospedale dal punto di vista amministrativo e sanitario.
Il libro del Maselli, che sa inserirsi opportunamente anche nelle vicende politiche, interne ed esterne, del periodo storico, costituisce un utile contributo per lo studio delle attività compiute nello spirito del Vangelo, e quindi per lo studio della storia religiosa in Italia. [Francesco di Ciaccia]
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