Chi Sono
Archivio biblio-fotografico privato
Laureato in filosofia all’università degli studi di Milano, abilitato agli insegnamenti di scienze umane, storia e filosofia per gli Istituti magistrali e per i licei, di materie letterarie per gli Istituti Superiori di II° e di latino per i licei, è stato docente di ruolo liceale di lingua e letteratura italiana e latina, incaricato di filosofia ai Corsi integrativi liceali per l’ammissione all’Università, incaricato di letteratura italiana all’UNITRE, professore a contratto al Dipartimento di filologia moderna presso l’Università degli studi di Milano, incaricato relatore di tesi di diploma presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.
All’attività didattica ha sempre affiancato la ricerca in storia del cristianesimo e in italianistica.
Dai primi anni ‘70 è stato collaboratore (a vita) del professore di storia del cristianesimo all’università degli studi di Milano, Attilio Agnoletto, del quale ha revisionato sia opere da lui firmate (Gli Istituti di perfezione maschile, in Storia di Milano, vol. XVIII, Il Novecento, t. II, 1996, con la notifica: “Un particolare ringraziamento al prof. Francesco di Ciaccia, archivista, per il suo prezioso e concreto contributo informativo); Lutero. La vita il pensiero i testi esemplari, II ed. 1978; Melantone. Scritti religiosi e politici, 1982; Il Manuale degli Inquisitori ovvero Pratica dell’Officio della Santa Inquisizione, di Fra Eliseo Masini, 1990; La “tragoedia” dell’Europa cristiana nel XVI secolo. Dalla giudeofobia di Lutero agli umanisti Jonas e Melantone, 1996), oppure da lui curate (tra cui La Didaché. Lettura di un testo ebraico-cristiano del I secolo, 1991), sia opere inserite in Collane editoriali da lui dirette (tra cui L’antisemitismo L’ebreo come capro espiatorio, 1992, di Yves Chevalier).
Nell’ambito della storia del cristianesimo ha pubblicato i suoi primi scritti, come traduzioni dal latino, in opere curate da Attilio Agnoletto (Testimonianze biografiche; Lutero come traduttore; Dagli scritti sulla guerra dei contadini, in Attilio Agnoletto, Lutero. La vita il pensiero le opere, 1974; Loci praecipui theologici etc; Historiae quaedam, in Attilio Agnoletto, Melantone. Scritti religiosi e politici, 1981; Dalle “Declamationes sive orationes di Filippo Melantone), ma già aveva collaborato alla Grande Enciclopedia De Agostini con centinaia di voci di storia del cristianesimo (1974-1976). Tra il 1990 e il 1999 ha firmato voci di storia del cristianesimo per i volumi del Dizionario della Chiesa Ambrosiana.
Ha pubblicato opere sul francescanesimo manzoniano, tra cui Gli umili ne I promessi sposi, 1984 (Primo Premio «Città di Alanno», Amministrazione Provinciale Pescara, per la critica letteraria, 1986, e Premio Accademia Ligure-Apuana «Ceccardiana», per la saggistica, 1985); La parola e il silenzio. Peste, carestia ed eros nel romanzo manzoniano, 1987, e Umiltà e francescanità ne “I promessi sposi”, 1987 (Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la critica, 1988, e Primo Premio “Nazareno”, 1989). Avendo esordito, negli anni ’80, come francescanista, nel 2003-2005 si è di nuovo occupato di francescanesimo con pubblicazioni dal taglio o critico-divulgativo (Chiara d’Assisi, una donna che non voleva morire, 2003; Il Cantico di “frate Sole” di Francesco d’Assisi, 2004; La «storia» di Jacopa e Francesco d’Assisi, 2004; La pace “pubblica” secondo Francesco d’Assisi, 2004; «Ritratti» di Francesco d’Assisi, l’uomo e il serafico, 2004; Dante e san Francesco, 2004, ecc.) o narrativo-documentaristico (Racconti storici di un’altra storia. Fioretti cappuccini, 2004; I quadri donati da Gabriele d’Annunzio ai frati minori cappuccini, 2004) o narrativo-letterario (I personaggi cappuccini ne “I promessi sposi”. Racconti letterari, 2004, ecc.).
La sua peculiarità nell’ambito degli studi francescani, individuata da critici accademici e recensori specialistici, nella connessione del mondo francescano con la dimensione letteraria, sia all’interno degli scritti di Francesco d’Assisi (Il “Saluto alla Vergine” e la pietà mariana di Francesco d’Assisi, 1982; Dalla parte delle creature, “cun grande umilitate”, 1982), sia nel rapporto di altri letterati con l’universo francescano (La francescanità delle laudi jacoponiane sull’Assisiate, 1983, Umiltà e morte nel “Frate Francesco” carducciano, 1982. Attrazioni e illusioni francescane in Gabriele d’Annunzio, 1982). Il medesimo orientamento è stato mantenuto nella trattazione di altri autori (Aspetti della devozione mariana nei Laudari duecenteschi, 1985; Il messaggio universale della devozione mariana: “A la beatissima Vergine di Loreto”, 1985; Teologia ed esistenza nella Canzone “Vergine bella” di F. Petrarca, 1986, D’Annunzio e la xilografia lauretana di Guido Marussig, 2004, ecc.).
Ha scritto opere anche biografiche sul Leopardi (Le donne nella vita di Leopardi e la sua teoria dell’amore, 1985) e sul D’Annunzio (D’Annunzio e le donne al Vittoriale. Corrispondenza inedita con l’infermiera privata Giuditta Franzoni, con presentazione del professore Pietro Gibellini, 1996), per le quali ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la narrativa, nel 2000.
Come direttore della Collana «Testi» dell’Editrice Terziaria ha curato e commentato alcune opere e ne ha compiuto la prima traduzione dal latino (Giovan Pietro Arluno, La peste, 1999; Jost von Meggen, Pellegrinaggio a Gerusalemme. Avventure di viaggio per mare e a cavallo di un gentiluomo svizzero del Cinquecento, 1999; Federico Borromeo, Manifestazioni demoniache, 2001 e 2012; Buonafede Vitali “L’Anonimo”, Il medico di piazza ovvero Elogio dell’empiria. Raccolta di vari ma sicuri secreti, 2002). Ha editato per Bulzoni-Biblioteca Ambrosiana le opere di Federico Borromeo Paralella cosmographica de sede et apparitionibus daemonum, 2006 e De cognitionibus quas habent daemones, 2009, proseguendo con criterio filologico l’interesse espresso al riguardo con il volume divulgativo Da Dio a Satana. L’opera di Federico Borromeo sul “Misticismo vero e falso delle donne”, 1988 (per cui ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri per la critica letteraria, 1988, il Primo Premio “Minturnae”, 1990 e il Primo Premio “Santa Margherita Ligure”, 1990).
Ha pubblicato diversi libri di supporto scolastico e per Edizioni Universitarie Bignami (1980-1984 e 1987-1999), all’epoca molto diffusi. Ha redatto introduzioni o prefazioni di molte opere letterarie e di opere saggistiche.
La sua attività di recensore, sia in Riviste di studio, sia in Riviste giornalistiche, ha riguardato quasi un paio di centinaia di opere, con testi recensori molti dei quali di estensione e metodologia saggistiche, e nel 2019 ha inaugurato un genere saggistico di recensioni sviluppate in saggio critico – in cui al momento risultano Tematiche e figure cappuccine nell’opera La porta della modernità di Franco Buzzi, 2019 (Scritti di Francesco Di Ciaccia, Recensioni saggistiche, 1); In margine a Franco Buzzi, Quale Europa cristiana? La continuità di una presenza, 2020 (Scritti di Francesco Di Ciaccia, Recensioni saggistiche, 2); Presentando il saggio di Raffaele Russo, Il ciclo francescano nella Chiesa del Gesù a Roma, 2022 (Scritti di Francesco Di Ciaccia, Recensioni saggistiche, 3).
Ha proposto una ricerca etimologico-glottologica in supporto al Dizionario operativo per il criminologo di Gianvittorio Pisapia (2005) e poi ha offerto un Contributo etimologico e glottologico per la terza edizione del Manuale operativo di criminologia del medesimo Autore (2013).
Ha svolto, in varie e diversificate sedi, conferenze di studio – sia a livello universitario e accademico, sia a livello divulgativo – e presentazioni di libri. Ha poi raccolto in volume, con criterio tematico, le conferenze svolte nel corso dei decenni, realizzando un’opera che di fatto costituisce un saggio articolato su più problematiche: Lo spirito e la carne. Conferenze e discorsi pubblici, 2014, con seconda edizione ampliata e aggiornata edita nel 2022.
Ha proposto una ricerca etimologico-glottologica in supporto al Dizionario operativo per il criminologo di Gianvittorio Pisapia (2005) e poi ha offerto un Contributo etimologico e glottologico per la terza edizione del Manuale operativo di criminologia del medesimo Autore (2013).
Nel 2016 ha pubblicato un piccolo libro, soprattutto fotografico, dal titolo Mani sacerdotali, inserito nel filone di studi sulle “mani che narrano” iniziato dal criminologo professor Gianvittorio Pisapia. Nel 2017 ha riproposto quella che mi piace definire piccola enciclopedia sui temi francescani in Gabriele D’Annunzio, L’immaginario francescano in Gabriele D’Annunzio, con prefazione del professore Giulio Cipollone, professore emerito dell’Università Gregoriana e accademico dell’Accademia Ambrosiana. Nel 2018 ha esposto in un saggio, Un “sospetto” di Antonio Stoppani riguardo alle fonti manzoniane, la causa per cui gli studiosi del Manzoni non riuscivano a trovare le fonti archivistiche cappuccine sulla peste del 1630, pur accennate nel romanzo manzoniano. Nel 2019 è tornato alla poesia, con una selezione di suoi testi.
In campo giornalistico, con circa 250 articoli, si è occupato di critica sociale, di attualità storica, persino di costume con racconti ironico-surrealisti, mentre per la semplice informazione si è dedicato al mondo scolastico. Tutte le testate non sussistono, compresa la benemerita La notte, di Milano.
Tra le ultime pubblicazioni: L’immaginario francescano in Gabriele D’Annunzio, Canterano (RM) 2017; GUERRA CARESTIA PESTE. Con i Frati Cappuccini nell’opera manzoniana, Milano 2020; Per crucem ad lucem… Spigolando tra i versi di Giovanni Spagnolo in occasione dei suoi 70 anni, Gorle (BG) 2021; Presentando il saggio di Raffaele Russo, Il ciclo francescano nella Chiesa del Gesù a Roma, 2022 . In progetto, la riedizione aggiornata, ampliata e riformulata di D’Annunzio e le donne al Vittoriale. Corrispondenza inedita con l’infermiera privata Giuditta Franzoni, già edita a Milano nel 1996 con la presentazione di Pietro Gibellini.
Titoli degli editi e qualche testo breve in www.literary.it e in www.diciaccia.it.
Esclusivamente titoli degli editi monografici, oltre che in SBN, in
https://www.worldcat.org/search?q=francesco+di+ciaccia&qt=results_page
https://beweb.chiesacattolica.it/benilibrari/?l=it_IT
Gli scritti, editi e non editi, letterari ed epistolari, privati e pubblici sono conservati, registrati e catalogati in un Archivio pubblico.
La “scheda di autorità”, stilata dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, gli attribuisce, in primo luogo fra le altre, la qualifica di “poeta”. Ciò è dovuto al fatto che la sua prima opera risultante nel Servizio Bibliotecario Nazionale consisteva in un libro di poesie; e tuttavia, pur non praticando il genere poetico come attività scrittoria significativa, l’autore ha ottenuto anche premi letterari per singole poesie, tra cui il Premio Città di Moretta, nel 1988, segnalato dall’Agenzia di Stampa Quotidiana dell’Academia Gentium «Pro Pace», Roma, 1 settembre 1988.